E' arrivato il momento di mettere la questione giovanile ai primi posti dell'agenda politica.
Davanti ad un tasso di disoccupazione nei giovani che l'Istat denuncia al 29.6 %, il massimo dal 2004, servono scelte chiare e consapevoli per costruire un mercato del lavoro piu' aperto e responsabile , per un occupazione sana e sostenibile in un sistema socio-economico aperto a nuovi modelli organizzativi e di governance.
La crisi economica ha creato un vero e proprio dramma tra i giovani , con dinamiche occupazionali sempre piu' provvisorie al punto che nel 2010 il lavoro a tempo determinato o precario ha pesato per l'85% degli avviamenti. Il Piemonte ha il tasso di disoccupazione giovanile piu' alto tra tutte le regioni del Nord Italia e la percentuale dei NEET - ragazzi che non lavorano , non studiano e non fanno formazione - e' al 17.6 %, circa 3,6 % punti in piu' del 2008.
Nella nostra regione il calo degli occupati nell'industria non e' stato riassorbito nel settore dei servizi ed e' coinciso con il forte calo del settore manufatturiero. Dietro questi freddi ma spietati numeri ci sono i volti , i pensieri ed i sogni di tanti giovani cittadini troppo spesso costretti a progettare il loro futuro di mese in mese poiche' se un contratto di lavoro arriva , in genere e' di breve durata e....domani chissa' ???




