Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PREMESSO CHE
La casa circondariale Lorusso e Cotugno ospita attualmente circa millecinquecento detenuti, almeno due terzi dei quali consuma acqua confezionata in bottiglie di plastica.
Considerando un consumo medio di una bottiglia di acqua al giorno (del peso di circa 30 grammi) per ciascun detenuto e, di conseguenza, uno scarto di oltre 360.000 bottiglie all’anno, è verosimile stimare una produzione annuale di circa 10 tonnellate di plastica all’interno del carcere;
RILEVATO CHE
Nonostante Amiat abbia già predisposto tutte le misure necessarie alla differenziazione dei rifiuti prodotti nel carcere, sembrerebbe che all’interno della struttura non si sia ancora riusciti ad avviare la raccolta differenziata e che pertanto tutta la plastica di scarto venga mescolata ai rifiuti irrecuperabili;
CONSIDERATO CHE
Esiste un principio costituzionale secondo il quale la pena deve tendere alla rieducazione del condannato: in quest’ottica, la cultura del riciclo e del rispetto dell’ambiente potrebbe costituire uno strumento efficace per la promozione di comportamenti virtuosi e lo sviluppo di un senso civico più forte anche tra coloro che vengono a trovarsi temporaneamente reclusi all’interno del carcere, ma che in futuro torneranno a far pienamente parte nella società;
INTERPELLA IL SINDACO E LA GIUNTA
Per sapere:
- Se quanto affermato corrisponda al vero;
- In caso di risposta affermativa, quali misure l’Amministrazione Comunale intenda porre in essere al fine di ovviare al problema, promuovendo la cultura del riciclo anche all’interno della casa circondariale.
Giuseppe Sbriglio




